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Babi

Il gin della costiera amalfitana, l’etichetta portata dal vento

Innovazione nel solco della tradizione è il motto inciso all’ingresso della distilleria La Torre a Sorrento.
Questo nome deriva dalla torre presente nell’antico maniero medioevale, e qui ho avuto il privilegio di incontrare e raccontare la storia di Davide, un giovane imprenditore intraprendente che ha scelto di creare il suo gin.

Ci siamo incontrati lungo il sentiero che conduce all’azienda, accolti da profumi avvolgenti provenienti da una lussureggiante varietà di piante. Questa realtà è il risultato perfetto della fusione tra antiche conoscenze e innovazione, con la presenza di alambicchi d’epoca accanto a macchinari all’avanguardia.

All’ingresso, Davide mi ha illustrato tutti i dettagli strutturali dell’azienda, sottolineando come ogni elemento racconti di sacrifici, delusioni e gioie. Queste ultime sono ciò che vuole far provare a coloro che decideranno di degustare il suo gin. La domanda spontanea è sorta: “Perché proprio il gin qui?”

Davide è ben consapevole di quanto il mondo degli spirits sia in fermento e di come il gin tonic sia sempre più apprezzato non solo dai giovani consumatori, ma anche da quelli più adulti, che sono orientati verso prodotti di alta qualità. La sua è una piccola realtà che aspira a creare un prodotto di lusso, dove nulla è casuale, nemmeno l’abbinamento del suo gin con l’acqua tonica. Solo la perfetta sinergia tra i due può soddisfare il suo desiderio di trasmettere emozioni attraverso una bevanda. Ecco perché è imminente il lancio di “Emera”, l’acqua tonica prodotta nella sua distilleria, che garantirà il perfetto connubio con il gin “Borea”. Questa acqua tonica sarà prodotta sfruttando alberi di agrumi e i loro sapori, senza rinunciare al chinino, che, come il ginepro in passato, è stato utilizzato per le sue proprietà curative.

Chiedo a Davide: “Chi la degusterà”, e gli chiedo a chi sia rivolta la sua produzione.

Questo spirits è indirizzato ad un pubblico molto attento alla qualità degli elementi che compongono un cocktail. Si tratta di persone orientate alla ricerca di un prodotto che si distingua dagli altri, che offra emozioni uniche, un’esperienza simile a quella provata da lui a Londra, un viaggio condiviso per creare ricordi indelebili.

La scelta è caduta su una bottiglia trasparente, ma per quanto riguarda il packaging, vogliamo raccontare la particolare anima dell’azienda attraverso colori, forme e dettagli. Si presta massima attenzione, affinché ogni bottiglia diventi un pezzo da collezione, entrando in sintonia con il consumatore e rendendolo protagonista di una storia.

Tornati all’ingresso principale, si conclude la narrazione che collega l’imprenditore al gin e all’acqua tonica. Ci salutiamo non solo come compagni di viaggio, ma come amici di lunga data. Questo è l’effetto della natura “curativa e speciale” del gin e del chinino.

Di certo è l’effetto di un incontro con una persona autentica, che ha reso tutto questo un vero e proprio cammino.