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Babi

Un libro: “Il pensiero laterale” di Edward De Bono

Edward De Bono è stato uno scrittore e accademico, fervido sostenitore dell’approccio creativo nelle questioni di ogni giorno. Nel libro “Il pensiero laterale” insegna a pensare in modo diverso.
Il testo è utile a chiunque, non solo a chi – come me – si occupa di design o di arti visive; è un manuale di problem solving che offre strategie alternative con cui affrontare i problemi più disparati.

di cosa parla

Ti trovi in una stanza con tre interruttori (A, B e C), solo uno di essi accende una lampadina, attualmente spenta, presente in un’altra stanza, non direttamente visibile da dove sei tu. Puoi fare tutti i tentativi che vuoi con gli interruttori, ma potrai andare a verificare soltanto una volta se hai premuto quello che accende la lampadina.
Come fai a capire qual è?
Ecco questo è uno dei quesiti laterali che l’autore pone. Troverai la soluzione in fondo all’articolo.

Il pensiero laterale è differente dal metodo tradizionale, quello verticale, forma canonica di pensiero, rigorosa e logica. Il manuale introduce all’utilizzo attraverso esperimenti e giochi psicologici. Allenare e favorire il pensiero laterale fa emergere nuove prospettive da cui osservare le questioni di ogni giorno.

Perché mi piace e trovo l’autore geniale?

Siamo abituati, sin dall’infanzia, ad analizzare l’ambiente intorno a noi in modo razionale, assegnando ad ogni oggetto un’etichetta, un codice. Nel graphic design, come in tutti i lavori che richiedono molta creatività, c’è bisogno di spezzare le catene che imprigionano la mente e permetterle di spiccare il volo. Se si vuole trovare una soluzione diversa ed innovativa bisogna stravolgere i ragionamenti, partire da lontano e ribaltare i dati, mescolare le ipotesi, affidandosi talvolta anche ad associazioni di idee casuali. 

Quando si deve risolvere un problema – nel mio caso ad esempio la progettazione di un logo – di solito incontro le principali difficoltà all’inizio. Mi sento frenata, non ho la minima idea da dove partire. Esistono quindi dei metodi basati sul pensiero laterale che aiutano a sbloccare le idee.

Pensiero laterale e verticale sono complementari, uno non esclude l’altro: mentre il primo scova più elementi, il secondo li elabora. Il pensiero laterale crea caos e disordine, quello verticale rimette ordine e razionalizza i pensieri maturati.

Nella mia attività lavorativa trovo utile il modo diverso di pensare quando progetto forme nuove così da ottenere risultati non banali.